Eterogenesi dei fini

A 20 giorni dall’uccisione di Giulia, i giornali e le Tv continuano a soffermarsi su dettagli insignificanti del delitto, di cui sono invece chiare da tempo le dinamiche fondamentali. L’assassino ha confessato, e – sinceramente – interessano assai poco le ricostruzioni sui suoi spostamenti nei giorni della fuga o i particolari macabri sulle ore di sopravvivenza della povera ragazza. Ma i media lavorano incessamente su questo: il loro obiettivo cinico è accrescere la morbosità del pubblico. In questo modo, però, nella testa della gente si rafforza l’idea di un “caso patologico”, e va sullo sfondo, anzi si perde, il tema di fondo, che è il fenomeno strutturale dei femminicidi. Un’eterogenesi dei fini provocata dalla miseria morale dei media.