Sguardi su Napoli/Il volontariato

Tra il ’91 e il ’92 del secolo scorso finii sostanzialmente senza lavoro, o meglio parcheggiato a casa con uno stipendio al minimo, in attesa che l’Unità mi assumesse, dopo impegni presi e a lungo disattesi. Condizione triste, da cui cercavo di uscire proponendo pezzi a Repubblica Napoli. Un caporedattore che mi aveva in simpatia, Attilio Giordano, dette l’ok ad una inchiesta sulla società napoletana, che feci indagando le realtà professionali e non che si muovevano nella cosiddetta società civile.