Il PCI tra pubblico e privato

Questo pezzo, scritto per “il Mattino”, fu largamente discusso, preparato con cura e molto criticato. Da responsabile culturale del partito, mi sforzavo di interloquire con le tante iniziative promosse in città: era un periodo interessante e vitale. Il mio partito aveva una visione politica antica, era sospettoso verso i privati, accusati di drenare risorse che andavano invece destinate al pubblico. Io non la vedevo così, come traspare dall’articolo, ma dovevo fare i conti con i processi interni sempre in agguato. Fu Giorgio Napolitano a darmi un grande incoraggiamento a portare avanti una linea di apertura e dialogo.